Con decreto direttoriale 29 agosto 2023 sono stati prorogati i termini per la presentazione delle domande di iscrizione all’elenco MIMIT dei manager qualificati e delle società di consulenza abilitati allo svolgimento degli incarichi manageriali oggetto delle agevolazioni.

Le domande potranno essere inviate, accedendo alla procedura informatica, entro le ore 17.00 del 5 ottobre 2023: un’opportunità per tutte le imprese che decidono di investire in innovazione e sviluppo introducendo nel loro organico figure manageriali esterne con specifiche competenze.

La dotazione finanziaria dell’annualità, tornata a disposizione, è di 75 milioni di euro, cifra che dimostra la volontà del nostro Paese, e delle aziende, di raggiungere la transizione digitale e green attraverso il supporto e l’esperienza di un professionista in innovazione.

Voucher Innovation manager: una panoramica

Dopo il grande successo della prima edizione, il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha aperto il secondo sportello del voucher per consulenza in innovazione, la misura a beneficio delle micro, piccole e medie imprese per l’acquisto di consulenze specialistiche, in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale “Impresa 4.0”, nonché di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi aziendali, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Cos’è?
La misura Voucher per consulenza in innovazione è l’intervento che, in coerenza con il Piano nazionale “Impresa 4.0”, sostiene i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa di tutto il territorio nazionale attraverso l’introduzione in azienda di figure manageriali in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, nonché di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Chi può aderire al Voucher per Innovation Manager?
Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al Voucher per consulenza in innovazione le micro, piccole o medie imprese, iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente, operanti su tutto il territorio nazionale che, alla data di presentazione della domanda nonché al momento della concessione del contributo, non siano destinatarie di sanzioni interdittive e risultino in regola con il versamento dei contributi previdenziali.
Inoltre, le imprese:

-non devono essere attive nel settore della pesca e nella produzione/trasformazione di prodotti agricoli;

-non devono essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;

-non devono aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Possono inoltre beneficiare del Voucher anche le reti d’impresa composte da un numero non inferiore a tre PMI in possesso dei requisiti descritti.

Spese ammissibili
Si considerano ammissibili al contributo le spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.

Per manager dell’innovazione qualificato e indipendente si intende un manager iscritto nell’apposito elenco costituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy oppure indicato, a parità di requisiti personali e professionali, da una società iscritta nello stesso elenco e che risulti indipendente rispetto all’impresa o alla rete che fruisce della consulenza specialistica.

La consulenza deve essere finalizzata a indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 individuate tra le seguenti:

-big data e analisi dei dati;
-cloud, fog e quantum computing;
-cyber security;
-integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
-simulazione e sistemi cyber-fisici;
-prototipazione rapida;
-sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
-robotica avanzata e collaborativa;
-interfaccia uomo-macchina;
-manifattura additiva e stampa tridimensionale;
-internet delle cose e delle macchine;
-integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
-programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
-programmi di open innovation.


Gli incarichi manageriali possono inoltre indirizzare e supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:

-l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
-l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.
Le specifiche circa contenuto e finalità delle prestazioni consulenziali, nonché durata e compenso, devono risultare da un contratto di consulenza sottoscritto dalle parti successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione al contributo.

Agevolazioni
L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di voucher concedibile in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013. Il contributo massimo concedibile è differenziato in funzione della tipologia di beneficiario:

Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro
Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro
Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro
Con un successivo provvedimento della Direzione generale per gli incentivi alle imprese saranno definiti i termini e le modalità per la presentazione, da parte di PMI e reti d’ impresa, delle domande di ammissione al contributo.

Come accedere al bando?
I soggetti proponenti procedono a presentare la domanda, esclusivamente tramite la procedura informatica, accessibile nell’apposita sezione “Voucher per consulenza in innovazione” del sito web del Ministero (www.mise.gov.it), secondo le modalità e tempi stabiliti con successivo decreto ministeriale.

In fase di presentazione della domanda, dovrà essere allegata un’offerta sottoscritta digitalmente dal manager qualificato ovvero dal legale rappresentante della società di consulenza che si intende ingaggiare, riportante gli elementi identificativi della prestazione manageriale, quali tra gli altri, l’oggetto della consulenza, il costo e la durata dell’incarico. Le domande di agevolazione sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.

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